Amiche e amici, come state? Io bene. Ero qui che respiravo benzina rossa, Bostik e Coccoina, mangiando ciccioli e bomboloni del Mulino Bianco, ingoiando palline di Crystal Ball e pasticche reperite nei vicoli, bevendo energy drink e bevande torbide offerte dagli sconosciuti quando un signore mi tocca un braccio e mi fa: “io non lo faccio. Perché non so cosa c’è dentro…”
Puntata speciale de “il verde in mezzo ai denti” tutta dedicata all’attualità circa Green Pass e libertà varie. Stante che una parte di quelli che non si sono ancora vaccinati, non lo fa per paura, per incertezza, per i dubbi leciti. Per quale motivo hanno paura? Perché una larga fetta di quelli che non si vaccinano (che, ricordiamo, restano comunque una minoranza rispetto ai vaccinati) dicono a gran voce che non lo fanno perché hanno sentito, letto, visto su internet o da qualcuno di fiducia (in ordine di credibilità) che i vaccini contro il Covid non sono sicuri, hanno delle controindicazioni, non sono stati sperimentati abbastanza, sono solo un business per alcuni, fanno parte di un grande piano sperimentale a cui gli ignari somministrati si stanno sottoponendo e che tra qualche tempo ne pagheremo tutti le conseguenze.
Oggi useremo questo spazio per confrontarci su questo tema così sensibile e ci baseremo solo su testimonianze dirette, su quello che abbiamo visto e sentito personalmente. Comincio io:
“I vaccini bloccano la crescita”: considerando che le prime somministrazioni sono state eseguite a inizio 2021 direi che è quantomeno prematuro parlare di “blocco della crescita”. Al suo interno non ci sono sostanze che in altre circostanze hanno portato a un blocco della crescita quindi in base a cosa fare queste dichiarazioni terroristiche? Ditemelo.
A ogni modo, quando hai cominciato a fumare già sul pacchetto ti avevano scritto (e illustrato con foto da horror) che avresti avuto problemi di denti, ossa, cuore, gravidanza, erezione, alitosi e tutte cose, eppure.
“Portano alla sterilità”, in base a cosa? Vedi sopra.
“Portano il copyright del diavolo”, questo, confesso, l’ho sentito dalla signora Brigliadori e mi ha molto turbato. Non l’ho capito, non so spiegarlo ma mi ha molto turbato.
“Ai ragazzi che si vaccinano viene offerta LA DROGA, ecco perché si stanno vaccinando in massa”, sentita in farmacia da una signora che, dichiarava: “Avevo prenotato ma non vaccinerò i miei figli”. Personalmente, non credo a questa storia della droga. Le mie figlie non mi hanno detto niente (ancora). Credo piuttosto che i ragazzi siano più determinati dei loro genitori. Poi sanno usare internet meglio di loro su questo non ci piove (non solo per cercare conferme a certe teorie minoritarie, ma anche per smontarle). A proposito di web: se non lo conoscete, cercatevi l’effetto Dunning-Kruger.
In attesa delle vostre testimonianze, vi dico questo: sono piuttosto contrariato nei confronti dei giornalisti (non in generale ad cazzum, ma nel particolare). Ho avuto modo di sentire politici e pensatori elencare liberamente in TV bugie che nessun giornalista ha contestato. Ma perché non lo fanno? Ignoranza? Servilismo? Cortesie per gli ospiti?
Uno diceva: “Sì ai vaccini ma no a vaccinare i bambini di 11 anni”. Perché? Chi ha mai parlato di vaccinare sotto i 12 anni? Non contento, ha anche detto: “l’Italia è l’unico Paese al mondo, non in Europa, al mondo, che per legge impone dieci vaccini obbligatori a tutti i bambini”. Nessuno ha risposto che è nelle prerogative dello Stato farlo e che stesse dicendo una evidente bugia poiché, per fare degli esempi, la Lettonia ha ben quattordici vaccinazioni obbligatorie, la Polonia dieci, l’Ungheria undici e la Slovenia nove, Francia, Grecia o la stessa Italia invece ne impongono tra tre e quattro e molti altri ancora, come la Germania, l’Olanda o il Regno Unito, non hanno vaccinazioni obbligatorie ma solo fortemente raccomandate (in certi paesi si delega al buon senso dei cittadini).
Riferendosi al Covid, un altro diceva: “Solo l’Italia vaccina sotto i diciotto anni! Non succede in Francia, non succede in Spagna, non succede in Germania!”, palesemente in torto poiché in questi paesi si vaccina tranquillamente, senza offrire droghe o diabolici copyright. Non si rilevano, invece, politici stranieri di qualsivoglia schieramento usare il modello italiano come modello negativo.
Uno degli effetti collaterali di questa campagna di disinformazione è l’inasprimento del clima di odio che, trasferendosi dal virtuale al reale, sta andando a colpire direttamente chi, in tutta libertà e coscienza, si sta vaccinando e applica le norme previste dal buon senso e dalla legge. Si moltiplicano attacchi sempre più crudeli e violenti a esercizi e professionisti che hanno introdotto (com’è previsto) l’accesso per esposizione del Green Pass: nei loro confronti, incalcolabili recensioni negative e shit storm sui social. Gli hub vaccinali, gli ambulatori, addirittura le auto degli operatori vaccinali sono prese di mira da vandali e teppisti, fino ad arrivare a minacce di morte e buste con proiettili [edit: giornalisti e infettivologi inseguiti fin sotto casa e presi a pugni in faccia, perseguitati sui social e sui numeri di telefono privati diffusi tramite gruppi Telegram, tutto assolutamente fuori controllo]. E, ricordo ancora, stiamo parlando di una minoranza di persone che sta urlando parole forti come dittatura e libertà. Dati alla mano, sono molte di più le persone che vanno a mangiare fuori perché sanno di frequentare un ambiente controllato, rispetto a quelli che non lo fanno perché non hanno e non vogliono farsi il Green Pass.
SPOILER: lo sapevate? Molti di quelli che oggi si lamentano del Green Pass e che non vogliono vaccinarsi sono gli stessi che, mesi fa, urlavano sui social e in piazza chiedendo all’Europa che entrasse in vigore in fretta lo stesso Green Pass e perché, dicevano, non ci sono abbastanza vaccini per tutti, gli altri paesi ne stanno acquistando più di noi, etc. E senza poter incolpare l’ondata di calore estivo.
P.s.: un giorno di ricovero in terapia intensiva per ciascun ammalato costa alla collettività millecinquecento euro.
Ma ora la domanda è: voi vi sentireste più sicuri a frequentare un ristorante dove ci sono solo persone vaccinate o uno frequentato da non vaccinati? Preferireste che i vostri figli abbiano a che fare con insegnati e personale scolastico vaccinato oppure no? Che il loro pediatra e il vostro medico fosse vaccinato oppure no? E la cassiera del supermercato, il fruttivendolo, il barista, la hostess, il meccanico, l’autista del bus, il vicino di casa, il compagno di banco, di tavolo, di pub, di cinema, di limonate?
Meno seghe, più limoni.
#ilverdeinmezzoaidenti
