Parole crociate

«Ma non bastava il tributo di mio fratello, zì? Dice che tocca sempre al fratello maggiore, fare il cavaliere! E che al secondo e agli altri spetta di fare il monaco o la suora! Ah, dici che a me è andata di lusso? Che così farò sia il monaco che il cavaliere?» «Ma sono giorni e giorni e giorni di viaggio a piedi! Sì, io sul cavallo non ci salgo, soffro le vertigini… E devo prendere le mie medicine tutti i giorni e più volte al giorno! Sì, non sono medicine vere e proprie, sono degli integratori, ma se tu … Continua a leggere Parole crociate

Ualìn u’scem (la controfigura)

Oggi la luce sarà buona. Quando il sole è forte e il cielo velato si può girare senza quelle ombre marcate che ti tagliano la faccia e quei forti contrasti di chiaro-scuri. Spero che quell’incapace del direttore della fotografia si affacci, altrimenti facciamo come ieri e ieri l’altro quando, nonostante queste condizioni, non ci ha permesso di girare. Il set è quasi pronto. Gigi del bar mi ha fatto arrivare il caffè lungo macchiato caldo, come tutte le mattine. Io aspetto e osservo: i fornitori svuotano i furgoni dalle casse, gli operai srotolano rotoli di cavi elettrici per terra, le … Continua a leggere Ualìn u’scem (la controfigura)

Philosophenweg

Gesellschaftliche entwicklung (sviluppo sociale), di Michele Lamacchia …e mentre correvo, saltando le radici degli alberi, notai che seduto ad una panchina c’era il solito ragazzo con quaderno e penna. Era questa la cosa che me lo fece saltare in faccia: il fatto che non stesse correndo, ma che stesse perdendo tempo così. Tutti i giorni, da una settimana, almeno. Feci il mio spit-stop (una pausa breve in cui mi stiracchiavo e sputavo) proprio là vicino. Dato che non mi guardava «Scusa», poggiai la mia lunga gamba depilata di fresco sulla spalliera, di fianco alla sua testa. E cominciai e strechare. … Continua a leggere Philosophenweg