Veder, toccar, annusar. Gabriel.
Gabrielgarko, sabato sera. Gabrielgarko, sabato sera potrò essere nello stesso posto dov’è Gabrielgarko, vedere le stesse cose che vedranno gli occhi di Gabrielgarko, attore, sex symbol, sentire la stessa musica che sentirà Gabrielgarko, con dieci euro potrò respirare la stessa aria che respirerà Gabrielgarko, ma forse non proprio la stessa, perché lui forse sarà lontanto, allora cercherò di avvicinarmi a Gabrielgarko, potrò vedere Gabrielgarko, avrà una camicia oppure sarà sportivo? “Cresce l’interesse”, ho letto sul giornale, “Sold out”, smuove la provincia Gabrielgarko, dice “dieci euro”, dice “Ma cosa fa? Almeno recita? Declama? Legge?” No, Gabrielgarko STA. “Luxury guest”, avrà bevuto, avrà un tavolo, magari vicino al mio, Gabrielgarko, potrò dire di essere stato nello stesso locale di Gabrielgarko, potrò vederlo, potrò toccarlo, annusarlo, potrà vedermi, potrà toccarmi, se vorrà potrà, Gabrielgarko, “sex-symbol-luxury-guest”, e che cosa gli vuoi chiedere? “Che profumo è?”, “Ma ti chiami per davvero così?”, magari ci faremo una foto insieme, anche se il locale sarà pieno e non si vedrà niente, ma se no almeno mi sarò fatta una foto da sola mentre stavo lì, nel posto di Gabrielgarko, dice “Start ore 23.00”, ma sai che c’è? Vado dal pomeriggio che non si sa mai, un’ape con Stefania e aspettiamo Gabriel, Gabrielgarko. “l’onore e il rispetto”, l’onore è mio e il rispetto è per te, Gabrielgarko, “Il peccato e la vergogna”, Gabrielgarko: il peccato è se non lo vedo e la vergogna è se mi vede.
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