

Amiche e amici, come state? Io bene, solo un po’ malinconico perché è così che mi fanno sentire certe partenze. A proposito di partenze, ho avuto l’opportunità di visitare La memoria delle stazioni, la mostra curata dall’amica Chiara Sbarigia che, con un fine intervento di crossover, ha selezionato immagini rare, filmati e documenti dell’amplissimo archivio Luce e Fondazione FS Italiane, esponendo tutto in un elegante percorso all’Auditorium Parco della Musica, affiancando alle testimonianze del passato le voci del presente (accompagnano la mostra i racconti di Mauro Covacich, Gaia Manzini,Tiziano Scarpa, Enrico Brizzi, Sandro Veronesi, Melania Mazzucco, Valeria Parrella, Nadia Terranova e Dario Franceschini e le immagini poetiche di Anna Di Prospero – quella con la donna dal vestito rosso e a cui vorremmo chiedere come ha fatto a scattare senza avere nessun altra persona nell’inquadratura).



Ancora poche ore e poi la mostra La memoria delle stazioni sarà riprogrammata in giro per il mondo, a cominciare da Parigi, presso la Galleria Paris Cinema Club. Ora vado che devo mettermi su un marciapiede a salutare a caso la gente che parte. L’ho sempre fatto. Tutti meritiamo qualcuno che ci saluti quando ci allontaniamo dalla stazione.


