
Se ultimamente sono meno social è colpa (o merito) di questo libro di Cristò: Restiamo così quando ve ne andate, Terra Rossa Edizioni.
In genere, diventa sempre più raro (parlo per me) trovare romanzi che, oltre a darti dell’intrattenimento o farti apprezzare o meno le abilità narrative dell’autore nel scrivere la storia, stendere i dialoghi, dipanare la trama, eccetera, ti offrano spunti di discussione e Cristò ci sta riuscendo: portandomi al lavoro (misero e inutile di contamonete) e poi a casa (indolente e autocommiserante tra le sirene comode di divano, canne, PC e TV) e mentre mi fa odiare quel suo stile di vita da fallito, io che non ho il tempo e le capacità per stare fermo, al tempo stesso mi fa considerare che MADONNA QUANTO TEMPO CHE PERDIAMO DIETRO ALLE CAZZATE anziché concentrarci sulla costruzione dei rapporti, sulla ristrutturazione di se stessi, sulla realizzazione dei propri sogni! E così Francesco, riscoperto simile a una parte di noi – che sappiamo di avere – diventa un amico per cui tifare, a cui vorremmo dare sostegno e bene per farlo uscire dalla sua (uccidetemi) comfort zone senza aspettare che prima o poi qualcosa o qualcuno venga dal di fuori a squassare le cose.
Cristò è delicato, ironico, amaro e dolce insieme. E questo romanzo è così attuale che è qualcosa che ci riguarda.
Diamoci una mossa. Ciao.
questo però mi avevi detto non essere il massimo.Ma, concordo, tante cazzate e perdiamo il rapporto con le persone. Oppure boh, forse, è sempre questione di priorità. Decidiamo che è più importante quella cazzata di quella persona e, alla fine, teniamo con noi le persone che contano veramente (magari anche solo noi stessi 😉 )
Almeno io credo di aver fatto un poco questo…Monia
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